Coronavirus e viaggi: quale futuro per il turismo?

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Mentre ci troviamo ancora nel pieno della pandemia (ma i numeri inducono ad un cauto ottimismo) ci si interroga su come sarà l’estate 2020 e quali saranno gli scenari futuri del turismo, vero settore trainante del paese che dà lavoro a 4,2 milioni di italiani.

Governo e istituzioni sono alle prese con una problematica pianificazione della “Fase 2”, ovvero una progressiva riapertura del paese, nella speranza di ritrovare (per quanto possibile) una sorta di normalità.

Purtroppo al momento non ci sono certezze, occorre attendere le indicazioni del Ministero della Salute e regolarsi di conseguenza.

Gli esperti hanno pareri discordanti perfino sulla possibilità che il virus si attenui con la stagione calda, al pari di altre patologie.

Non siamo medici né economisti, possiamo solamente fare considerazioni e azzardare ipotesi sugli scenari futuri del turismo balneare.

Di una cosa possiamo essere certi: qualora in estate si potesse ricominciare a viaggiare, lo si farà principalmente in Italia.

Per i viaggi all’estero si dovrà attendere la riapertura delle frontiere, non è escluso che i paesi ospitanti facciano osservare un periodo variabile di quarantena.

Di conseguenza diminuiranno i turisti stranieri in Italia: una stima di 20 milioni di presenze in meno nel trimestre giugno/luglio/agosto appare verosimile.

Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sostiene che

“Andremo al mare questa estate, stiamo lavorando perché possa essere così”.

Sono infatti allo studio diverse soluzioni per quanto riguarda gli stabilimenti balneari:

  • barriere in plexiglass tra ombrelloni e lettini
  • maggiore distanziamento tra le persone
  • turni e presenze scaglionate durante la giornata
  • bar chiusi al pubblico e consegna di vivande direttamente in spiaggia

La nostra opinione è che il “distanziamento sociale” ci accompagnerà ovunque per diversi mesi, occorrerà abituarsi ad un nuovo modo vivere, potremmo inoltre avere l’obbligo di uscire di casa con la mascherina, ma non sarà un cambiamento permanente. 

I turni in spiaggia potrebbero essere una soluzione, per quanto scomoda.
Occorre però essere realisti: l’incertezza sul futuro e la contingenza economica in atto difficilmente porterà tante persone a prendere d’assalto gli stabilimenti balneari.

Non riteniamo le barriere in plexiglass una soluzione praticabile.
Chi vorrebbe andare al mare e sentirsi in gabbia?
Nessuno, senza contare il caldo asfissiante e la mancanza d’aria.

A tal proposito Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, ha dichiarato:

Mai box in plexiglass sulle spiagge della Riviera Romagnola

Nei prossimi anni le assicurazioni di viaggio saranno ampliate come offerta e diventeranno indispensabili.

Tutelarsi completamente, a fronte di un esborso economico, diventerà prassi comune per la maggioranza dei viaggiatori.

Agenzie di viaggio sia online che fisiche adotteranno politiche più elastiche per quanto riguarda prenotazioni, resi e rimborsi.

Per almeno un anno i viaggi in aereo subiranno alcune modifiche:

  • eliminazione delle file centrali a bordo
  • check-in online e stop alle file per l’imbarco

Conviene prenotare già adesso per agosto e settembre?

Il nostro consiglio è di attendere indicazioni e disposizioni precise. Qualora si volesse procedere ugualmente nella prenotazione di un viaggio, assicurarsi che sia possibile recedere in ogni momento e ottenere il rimborso con facilità.

Nel caso si potesse viaggiare a fine estate, i prezzi di volo e sistemazione potrebbero essere inferiori rispetto ad ora, per incentivare all’acquisto e far ripartire il settore turistico.

In questo periodo complicato occorre ottimismo e fiducia nel futuro.
Ci saranno alcuni cambiamenti nel modo di viaggiare, ma saranno volti ad una maggiore tutela della nostra salute e sicurezza personale.

Potrebbe essere l’occasione giusta per lo sviluppo di un turismo più attento e consapevole.

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